domenica 16 giugno 2013

La Divinità Pagana e le Grandi Religioni







 


La Divinità Pagana è il femminile. 
Il femminile così inteso non ha niente a che vedere con il sesso delle persone o con le caratteristiche che vengono abitualmente etichettate come "cose da donne".
Il femminile è un'energia. Un'energia presente sia negli uomini che nelle donne. Nel corso del '900 sono state condotte diverse ricerche scientifiche sulle funzioni dei due emisferi cerebrali che compongono il cervello umano di cui credo siano quasi tutti a conoscenza. Il femminile della Divinità Pagana attiene all'emisfero cerebrale destro.
L'emisfero cerebrale destro è emotivo, creativo, immaginativo, intuitivo, olistico, allargato. 
La Divinità Pagana risiede esattamente in questo emisfero, ma non si ferma lì. Essa è legata al trascendentale, è in grado di connettere il mondo di sopra con il mondo di sotto, di portare messaggi, di sussurrare presagi. Ama a prescindere, non giudica, accoglie tutti ed è radicata nella Terra. La Madre Terra, Gaia, la Pachamama degli Incas.
E' dentro di noi e ci trascende allo stesso tempo, ci connette alla sapienza superiore, ci rende individuati, sempre più noi stessi, completamente indipendenti da forze esterne, liberi dal consenso, liberi dalla massa, liberi...

Ma se è così bella, così intelligente, così creativa perché i culti delle religioni monoteistiche la hanno allontanata dal panteon delle divinità? 

Proprio per la sua spinta più incontenibile, la spinta alla libertà personale. 
Il Cristianesimo ha relegato il culto alla dea femminile a un semplice culto per la Vergine, donna pressoché asessuata, capace di sopportazione. E la Vergine non appartiene alla Sacra Trinità composta da Dio, Gesù, Spirito Santo. E per quanto ci abbiano sempre insegnato che Dio e lo Spirito Santo siano privi di sessualità (di Gesù, grande maestro, non lo si poteva dire perché si è incarnato nel nostro piano esistenziale) hanno attribuito loro identificazioni maschili, a cui noi ci rivolgiamo con termini, articoli e immaginario maschili. Ma l'inconscio se ne frega del pensiero che dice 
"Sì, però sono asessuati".
"Seeeh", risponde lui, "dillo a qualcun altro. Io mi accorgo che usi sempre il maschile quando parli di loro!"
E così ci hanno fregati: ci hanno fatto capire con un'operazione chirurgica di svilimento del femminile che noi siamo semplici terrestri, incapaci di magia, incapaci di essere più che meri contabili volti alla sopravvivenza.
Jung si era accorto di tutto già nella prima metà dell''900, soprattutto grazie ai suoi viaggi nei paesi islamici. 
E anche diversi Pontefici se ne sono accorti, presagendo il pericolo che nasconde questo tentativo di cancellazione del femminile dal Divino. 
Giovanni Paolo II prima e Papa Francesco ora hanno cercato e cercano di alimentare il culto e l'amore verso la Vergine Maria attraverso diverse strategie. Il fatto che i due Pontefici più amati della storia recente la abbiano nominata e la nominino costantemente nei loro ringraziamenti e nelle loro preghiere non è un caso (Papa Francesco ha invitato tutto il popolo accorso a Piazza San Pietro il giorno della sua elezione a recitare l'Ave Maria come prima cosa!)
Da come parla, Papa Francesco (e Giovanni Parolo II prima di lui ma anche Papa Benedetto) è molto cosciente della posta in gioco, invita al culto della Divinità Femminile, ci prova costantemente. 
Mah... Maria resta pur sempre la Vergine Maria. E nell'immaginario una Maria asessuata è completamente irrangiungibile da donne con i piedi nella Terra. Ma è comunque un bellissima figura anche se a me, oltre che devozione e amore, suscita anche timore, semplicemente perché sono - come tutte le donne del mondo - sessuata.
Maria assume contorni molto eterici, poco terreni, proprio in virtù di questa sua - inventata? - verginità. Così non è per la Divinità Pagana, donna in genere capace di amore carnale, di darsi completamente con anima e corpo, in grado di sedurre e di ammalliare, in profondo contatto con la Madre Terra, i suoi frutti, le sue stagioni, i suoi elementi così terreni...

Nel prossimo Post analizzeremo ulteriormente questo Archetipo o cercheremo di fare la sua conoscenza:)
Simona

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