mercoledì 30 ottobre 2013

La Rivincita di Amleto - seconda edizione

E' uscita la nuova edizione de La Rivincita di Amleto

Ho da poco ultimato la revisione completa della seconda edizione di un romanzo che è uscito in prima edizione credo nel 2007 per Edizioni il Molo di Viareggio.
La revisione di lavori fatti nel passato è difficile perché difficile è leggere narrazioni scritte nel passato. Come ho già specificato, quando il tempo trascorso tra uno scritto e la sua revisione è pregno di crescita personale, colui che rilegge non è colui che scrive. E' faticosissimo reimmedesimarsi in quei personaggi e in colui (colei, nel mio caso) che li ha portati alla luce.
La Rivincita di Amleto è un romanzo che parla di adolescenza e scritto con uno sguardo adolescente. Spesso capita di non aver ben attraversato alcune tappe nella crescita. Io non avevo ben vissuto l'adolescenza e di quel periodo serbavo un ricordo sfumato: avevo la sensazione di essere passata dall'infanzia all'età adulta, non tanto perché non avessi avuto le mie traversie adolescenziali, quanto perché non le avevo ben rielaborate. Avevo lasciato quel periodo con sollievo, andando all'Università, e tacciando come idiozie e insignificanti le emozioni vissute. Non era vero che erano idiozie ed insignificanti. E nel mio doloroso percorso di crescita consapevole, ho dovuto - per forza di cose - riattraversare quegli anni, riscoprendo significati e dando loro un ruolo diverso. 
E così è nato questo romanzo, che quando rileggo mi mette ancora un po' a disagio, ma non molto, diciamo il giusto: quel leggerissimo senso di fastidio e vergogna salutare e assolutamente ben sopportabile, che inietta autostima e spinge l'evoluzione personale verso altri traguardi ancora più significativi e consapevoli.
Amo il lavoro di ricerca. Scrivendo questo romanzo ho intrapreso una lettura attenta e meditata dell'Amleto di Shakespeare, ma finalmente libera da dettami e richieste di scuola, università e docenti. E ho riscoperto un'opera, che all'epoca dello studio accademico avevo affrontato con la fatica, la tensione e la parziale mancanza di libertà che porta a crescere e a sostenere un esame, in chiave completamente personale, facendo leva solo sulle mie intuizioni ed impressioni e soprattutto senza la necessità di avvallo esterno.
E proprio sul superamento del consenso esterno a sé si fonda la chiave di lettura di Amleto che la protagonista utilizza nella sua elaborazione e che conduce lei e Andrea verso un traguardo di vita che prima non riuscivano nemmeno a vedere.
E quell'adolescenza, che sembrava l'unica cosa possibile, si trasforma in consapevolezza, dove la paura dell'errore sfuma e diventa capacità di prendersi le proprie responsabilità, e non farsi più dominare dai sensi di colpa.

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